martedì 7 settembre 2010

Non è mai finita.

La rabbia che ti colpisce al mattino, ascoltando la rassegna stampa di Radio Tre, mentre vai a lavorare lontano dalla tua città, è' una rabbia che non puoi sfogare.
Hanno ammazzato un uomo che faceva il suo dovere, che difendeva la sua terra dal cemento, che portava ricchezza all'ombra degli alberi risparmiati dalle ruspe, che nella Legge aveva tracciato un sentiero di possibile prosperità anche nel Sud, anche in Campania, anche in terra di Mafia. Lascio alle parole di Libera un commiato più adeguato ed a quelle di Saviano l'analisi rabbiosa e puntuale degli eventi. A me non resta che registrare un altro nome, annotare l'indifferenza del governo ed anche, con vergogna, quello del Partito Democratico di cui Angelo era militante. 
Tanto per non smentirci.
Per quello che vale, la base del PD, invece, si indigna e ne PARLA. E continua ad occuparsi della propria città, perchè la morte di Angelo Vassallo riguarda Matera e tutti noi.