mercoledì 13 luglio 2011

Software Libero, i primi passi di un circolo virtuoso.

Software Libero.
Fino a pochi anni fa questo non era un argomento politico.
La stessa parola Software è rimasta sinonimo di “astrusa faccenda da specialisti occhialuti” per decenni.
Nel 2011 non è più così.
Nel mondo post wikileaks, nel mondo interconnesso dai social networks, un argomento squisitamente tecnico per pochi esperti diventa d'imperio argomento Politico.
Perchè è un argomento che riguarda direttamente e profondamente la vita delle persone.
Entriamo subito in argomento, partendo dal sodo:
La Provincia di Bolzano stima in € 400.000,00 il risparmio annuale sull'acquisto di Licenze di Software Proprietario dopo il passaggio di gran parte delle proprie macchine a Linux nel solo ambito didattico, mentre la Stima del Risparmio complessivo sull'acquisto di Licenze di Software Proprietario dopo il passaggio a Linux supera il Milione di Euro Annui.
Più in dettaglio: cos'è il software libero? Si tratta di programmi ( Esempio: Libreoffice, alternativo ad Office ) o sistemi operativi ( Esempio: le distribuzioni linux, alternative a Windows ), liberamente utilizzabili senza pagare alcun costo di licenze. Si tratta di software di ottima qualità, generalmente più sicuro perchè il codice, pubblico, è continuamente corretto dalla comunità degli sviluppatori. Ad esempio, i sistemi operativi linux sono praticamente immuni dai virus che affliggono Windows, funzionano benissimo anche su PC economici ed antiquati senza alcuna limitazione o perdita di funzionalità rispetto a Windows.
L’uso di software libero porta con se anche il grande vantaggio di sottrarsi alla schiavitù dei formati proprietari. L’esempio più classico è nel costante mutare dei formati .doc proprietari della Microsoft per costringere gli utenti alla migrazione alle nuove versioni dei propri prodotti.
Se la pubblica amministrazione adottasse il software libero i vantaggi sarebbero molteplici. Prima di tutto, per ogni 1000 € di licenze Microsoft acquistate, ad esempio, ( Windows per PC, Windows per servers, Office, solo per limitarci ai più noti ) , almeno il 70% finisce negli Stati Uniti.
Adottando Software Libero, invece, gran parte di quei mille euro potrebbero essere risparmiati ed usati per altro. Ma il punto cruciale è che anche Linux richiede ( minore ) manutenzione e l'adozione del Software Libero agevolerebbero lo sviluppo e le competenze di professionisti e PMI locali capaci di offrire assistenza, consulenze e personalizzazioni ad hoc per ogni esigenza. Windows, invece, non permette queste opportunità perchè il suo codice è segreto e non personalizzabile.
In altri termini, se la Regione Basilicata, invece di spendere €1.000.000,00 all'anno in licenze proprietarie, di cui solo poche briciole restano ogni anno in regione, il resto se ne va nelle tasche di Bill Gates e in tasse, decidesse di migrare al software libero, potrebbe destinare parte della somma ad altre necessità e parte nello sviluppo di competenze locali arrestando la fuga di cervelli ed aumentando l'occupazione.
Con l'ulteriore vantaggio di basarsi su piattaforme sicure, stabili ed aperte, quindi non soggette all'arbitrio di multinazionali estere.
Si pensi, in ultima analisi, al circolo virtuoso che si innescherebbe con queste iniziative, iniziative, si badi bene, che non richiedono ingenti investimenti pubblici, anzi, al contrario, iniziative che partono dal risparmio di denaro pubblico e che sono mirate ad offrire una diretta ricaduta occupazionale alle competenze locali nonché occasioni di rilancio della governance regionale.
Inoltre, l'accesso al Web, la trasparenza dei dati informatici, la libertà e la sicurezza degli strumenti informatici di base non possono essere soggetti a censure e limitazioni di tipo commerciale.
L’implementazione del tanto vantato e-government, poi, obbliga de facto le pubbliche amministrazioni ad adottare massicciamente  il Software Libero per evitare che i cittadini siano posti di fronte all’alternativa tra delinquere ( usando software proprietario pirata ) o sborsare il non indifferente prezzo delle licenze software per poter banalmente compilare un modulo scaricato in formato proprietario ( .doc per intenderci ) da un sito istituzionale.
In pratica, l’adozione del Software Libero è sinonimo non solo di Risparmio, ma anche di Sviluppo, Sicurezza e Libertà.
Che aspettiamo?

Nessun commento:

Posta un commento